lunedì

Morbida e calda

Era ancora estate ieri.
Poi in serata, da nord, nuvole e vento. E le temperature sono precipitate.
Così... di colpo, che non ne ho avuto il tempo.

Un altro sabato sera di giri e t-shirt, solo che in tenuta estiva dopo mezzanotte ho avuto freddo.
Ero con Adriana, non lontani da casa sua. Allora abbiamo ripiegato verso casa.
Siamo saliti sopra e mi sono disteso sul suo letto.
Mi piace guardare le stanze delle mie amiche dalla loro visuale. I loro soffitti sembrano sempre avere tanto da raccontare.
Mi ha offerto dell'uva bianca. Abbiamo mangiato frutta e parlato di ragazzi (lei) e di ragazze (io).
Poi prima di uscire nuovamente, ha aperto l'armadio per prendere un giubbino di mezza stagione. Per me ha scelto una felpa. Una che potesse fare al caso. Tirava un po' sulle spalle e sul davanti sembrava avesse le gobbe del suo seno, ma tutto sommato andava bene. Morbida e calda.
"Poi me la restituirai, tanto non la metto, ne ho altre" ha detto.
Il ristoro che ne ho ricevuto è nulla, rispetto alla sensazione unica che mi ha dato portare adosso qualcosa di un proprio amico/a. Pensavo questo, oggi, mentre la lavavo e stiravo per potergliela restituire pulita.

L'amicizia è fatta di questo, di cure e attenzioni gratuite, che scaldano dentro quando tutt'attorno è freddo e gelo.




3 commenti:

  1. Meraviglioso. E' forse un pensiero banale, ma sostengo anche io che gli amici sono un vero e proprio tesro. La vita può andare maluccio, ma sai sempre che hai qualcuno su cui poter contare.

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