mercoledì

La porta in soffitta la chiuderò io

Prima o poi devo superarla,
questa cosa che se vedo per caso quel mio vecchio amico,
quello che eravamo come fratelli e poi ad un certo punto ci siamo odiati fino a farcene di pesanti e augurarci il peggio dalla vita...
ecco proprio lui, dicevo, non può essere che a distanza di anni il solo incrociarlo per caso, mi cambi la giornata in negativo.

Mi coglie una tristezza insostenibile. Angoscia per la delusione e per il tradimento, per la paura infondata di ritornare nelle vesti della persona che ero e che non mi piace affatto.
Ho cambiato vita, ho cambiato approccio, ma la sua maledettisima faccia è ancora lì, come una porta di soffitta che non si può chiudere.
Vorrei solo non incontrarlo mai.

Devo cambiare ottica.
Dovrei adottare la strategia "omeopatica", a cui non ho mai creduto. Rispondere al malessere con lo stesso malessere.
Devo puntarlo, fermarlo e chiedergli con molta semplicità:
"Ciao come va? E' passato così tanto tempo. Non dobbiamo ritornare amici, lo so che non ne vuoi saperne, neanche io. Volevo solo salutarti. Tutto qua. Un saluto e niente più. Un saluto che prenda finalmente il posto del... vaffanculo è lui, mi sono rovinato la giornata".

E' così semplice e se non lo faccio io, lui non lo farà mai. Continuerà ad evitarmi con quell'aria di inadeguatezza e odio che si porta dietro perché non ha mai imparato a prendere nulla di petto. Neanche adesso.
Lo farò io.
La porta in soffitta la chiuderò io.

domenica

Un gioco di magia

E' un momento adrenalico quello in cui lo sciacquone viene giù a cascata e io scruto le sorti del fazzoletto che avvolge il condom usato.
Lo so non si fa, ma non mi va di buttarlo nel cestino del bagno di casa sua.
Se fosse la mia partner allora sarebbe un discorso diverso, ma così no.
Sarà quella radicata educazione di non sporcare gli spazi altrui o il pensiero inconscio che - in questo caso- tutto inizi e finisca lì come fatto fine a se stesso e tutto rimanga come prima, persino il cestino dei rifiuti in bagno.

Potrei mettere il pallottolone di fazzoletti in tasca e liberarmene poi fuori al primo cassonetto, ma non è che sia un'alternativa allettante e allora il più delle volte sfido la fortuna pigiando sullo sciacquone, come puntare sul nero o rosso della roulette.
Se la fortuna non è dalla parte buona, il vortice d'acqua non ce la fa a riuscchiare tutto e allora vedi il maledittissimo condom galleggiare spavaldo.
Ok, è giusto, dopotutto si tratta di lattice e per sua natura non è molto incline ad inabissarsi, ma diamine una, due, tre scariche... dannazione non ne vuol proprio saperne di sparire dai miei occhi e io non ho proprio voglia di ingaggiare una lotta tra me e lui, in un ambiente che più passa il tempo e più diventa ostile.

E allora pigio.
Rien ne va plus, le jeux son faits.
Fa su e giù a pelo dell'acqua come un annegato. Dai dai dai... siiì.
Anche per questa volta è andata.
Sciacquone uno, condom zero.

Quando ritorno in camera lei mi chiede:
- Ma cosa fate voi uomini tutto questo tempo in bagno dopo aver fatto l'amore ?
Per un attimo sono tentato di rispondere "un gioco di magia" poi ci ripenso e opto per un più diplomatico:
- Ti ho forse chiesto cosa fate voi donne tutto quel tempo in bagno prima di fare l'amore ?

sabato

In questo Paese basta poco

In questo Paese basta poco.

Basta poco per sentirsi cittadini migliori.
Migliori di quello che stava dietro, nella sua macchina.
E quando ad un certo punto mi sono fermato sulla corsia di sorpasso, ha cominciato a clacsonare infuriato. Le altre macchine mi passavano a destra nella corsia di "non sorpasso" e lui invece era bloccato da me,
e questo lo innervosiva ancora di più e allora ancora più clacson.

L'ho visto dal retrovisore, che cambiava marcia, che si sbracciava sul volante, che ha accellerato brusco e mi è venuto accanto.
Ha aperto il finestrino e mi ha scaricato una valanga di improperi: io reo di essermi immotivamente fermato.

"Caro amico" - ho pensato - "lo so che non è usanza, ma guarda un po' lì davanti" - gli indicato con il dito - "accecato dalla tua frustrazione, non ti sei accorto di questa ragazza che da tempo, attende di poter attraversare sulle strisce pedonali. Attende gli idioti come te che quando le sfrecciano davanti si girano dall'altra parte facendo finta di non aver visto".

Avessi potuto fare un fermo immagine di quella faccia, quando alla fine ha capito tutto.

Mi sembra d'essere in un film

Mi sembra d'essere in un film, quando in strada, d'improvviso, una delle due
borse che tengo in mano si squarcia e la spesa si riversa sul marciapiede.
In quei film, la borsa rotta è l'arma del destino, di lì a poco arriverà qualcuno a dare una mano e quell'incontro cambierà la vita e gli eventi futuri.

Sono rimasto tre lunghi secondi a guardare la spesa, fermo immobile, con l'espressione di un bue al pascolo che vede passare un treno.
Poi ho radunato gli oggetti sparsi. Ho cercato di fare un po' di spazio nell'altra borsa, quella integra. Ho raggruppato ciò che non ha trovato posto sotto l'ascella e goffamente sono andato via.

Nessun incontro.
La prossima volta mi lascio andare ad una poco cinematografica imprecazione dal sapore liberatorio.



martedì

Pensavo si fossero estinte

Pensavo si fossero estinte.
Pensavo non ne esistessero più.
Di ragazze, che ci parli un po' dopo che te le hanno presentate...
il meteo pazzerello,
il più e il meno,
"tu di cosa ti occupi?"
e infine la buttano lì, secca-sfacciata-sfrontata: "quanto guadagni ?".

 Rimango inebetito tutte le volte. Il mio commercialista ha più pudore nel chiederlo.

sabato

E' in tempi come questi che impari a vivere di nuovo

A lavoro inseguo una promozione che non arriva e ieri ancora una volta avvisaglie del fatto che non arriverà. Mi chiedo se non sia il caso di tuffarmi nel vuoto di un'avventura nuova.

Ieri sono uscito dall'ufficio e sono andato agli allenamenti. Prima di iniziare abbiamo nominato un nuovo leader. Qualcosa a metà tra un allenatore, un motivatore e un tesoriere. Mi sono proposto. Pensavo di trovare la dimensione giusta per me in quel ruolo. Si è proposto anche Stefano e l'ha spuntata lui.
L'ha spuntata perché se ne sta sovente sulle sue, mica come me che con il mio fare irruento, con i miei princìpi sciocchi e quell'integralismo votato alla spietata razionalità finisco per tirarmi antipatie a turno di un po' tutti. E così bocciatura sonora, che fa male soprattutto sul piano personale.

Mi sono anche allontanato dal mio giro di amici.
Sono un po' stufo. Preferisco starmene da solo, in silenzio a leggere un libro o guardare un film.
Ho rotto con il Mondo, mi rifiuto di venire a compromessi, imperterrito vado avanti per la mia strada.
Alle spalle tutto sbiadisce e presto ci sarà il nulla.

Arriverà il momento di fare una scelta.
Quanto potrò galleggiare come un sughero in questo mare di tedio?
Voglio ritornare alla burrasca.
Nuotare a più non posso per rimanere a galla, poi un giorno surfare sulla cresta dell'onda più alta.
Quanto ancora di questa piatta?

Sono andato a letto distrutto e mi sono svegliato stamani inebetito.
Senza stimoli.
Non offro reazione.
Accuso.

Poi in macchina, nel traffico di ogni mattina, dopo un nervoso zapping, la mia radio si è casualmente fermata su "Times like these" dei Foo Fighters, quella che dice:

"Sono un'autostrada a una sola corsia,
sono quello che se ne va ma poi ti segue fino a casa,
sono un lampione che splende,
una luce bianca accecante che brucia solitaria.

Sono un nuovo giorno che nasce,
io sono un cielo nuovissimo a cui appendere le stelle stanotte.

Sono indeciso, rimango o me ne vado e mi lascio tutto alle spalle?

E' in tempi come questi che impari a vivere di nuovo
E' in tempi come questi che dai e dai ancora
E' in tempi come questi che impari ad amare di nuovo
E' in tempi come questi che hai tempo ed altro tempo"

In macchina stamattina ha avuto l'effetto di una preghiera.
E ho ritrovato la mia fede.

"E' in tempi come questi che impari a vivere di nuovo"

mercoledì

Tre miti ideali

Nella vita bisogna darsi dei miti e seguirli.
I miei sono: Paolo Borsellino, Steve Jobs e Dottor House.

Anche quando scrivessi loro, nessuno dei tre potrebbe rispondermi.
Nessuno dei tre potrebbe mai tradire l'idea che ho di loro.

Tre miti ideali.