venerdì

Punto

E con la telefonata di stasera, ho sempre più chiaro perché con Mara il rapporto non è mai decollato. Non riuscivamo a prenderci per il verso giusto. Non riuscivamo a capire reciprocamente cosa ci servisse in un dato istante.
Giudizi e critiche, al posto di consigli e comprensione.

E non abbiamo mai trovato modo affinchè andasse diversamente. Neanche sforzandosi.
Punto.

sabato

That's all "rocks"

Sono stato, qualche giorno, fa al concerto dei Litfiba: il Reunion tour.
Sfattoni che vomitavano in platea, ubriachi al pogo sfrenato, torsi nudi e sudore... that’s all "rocks"!

Tra i 16 e i 18 anni ero nella fase dell’adorazione!
Sono andato al concerto per chiudere un anello, un ciclo. Ero troppo piccolo allora, non potevo andare ai concerti. Poi nel ’99 si sono sciolti.

Tra capelli bianchi (i loro) e canzoni sempre uguali ho sperimentato flashback adolescenziali folgoranti.

Non so però.... però forse "qualcosa è cambiato", qualcosa si è rotto. Loro? io?
Ci sto pensando.
Al momento, penso che mi sono ripreso ciò che non ho potuto prendermi tempo fa. Non è che li ascoltassi ancora, ma era più un gesto simbolico.

domenica

Un tronista mancato

Giulio sta parlando con un’amica, è una commessa.
Mi ha trascinato nella sua profumeria mentre facevamo un giro in centro, sabato pomeriggio.

Seguo Giulio molto volentieri quando mi presenta le sue nuove amiche. Generalmente le persone che lo attraggono sono le più eclettiche, con almeno una storia strana, bizzarra, singolare, da raccontare. Non posso che essere incuriosito da esse.

Osservo Giulio, sorride sempre quando conversa. Noto che la sua carnagione olivastra risalta, illuminata dai riflettori interni al negozio. La barba “di tre giorni”, poi, aggiunge quel tono di “maschio” su cui Giorgia si è già persa in un fantasy da più puntate.

Accanto a Giulio sfiguro, passo praticamente inosservato.
Tra me e Giulio, il figo della situazione è lui. Praticamente un tronista mancato.
Giorgia è solo un esempio. Valeria, Ilaria, Anna e tante altre pagherebbero per una notte di sesso con Giulio, il mio migliore amico.
I loro occhi ardono di peccaminoso desiderio davanti gli occhi di Giulio.
Ardono persino, quelli di Samanta, che non ha la “h” ma ha un marito e un figliolo in età adolescenziale.

C’è un dettaglio in tutto questo: Giulio è gay.

Entrano clienti in profumeria, salutiamo Giorgia e andiamo.

venerdì

L'attesa di un momento

Le finali le vinco quando mi sento a mio agio con me stesso.

Riscontro discreto successo con una certa tipologia di ragazze. Quelle brillanti, sveglie, quelle che riescono a sostenere un dialogo che si districa tra ironia, ilarità, sobrietà e serietà.

Mi reputo un abile palleggiatore.
Seguendo fili logici del caso, posso parlare dell’ultima puntata di X-Factor e passare poi a politiche economiche. Non sono un oratore, né un tuttologo. Quando ci si addentra nei terreni della mia ignoranza mi piace porre domande, chiedere, scoprire cosa può trasmettermi di nuovo l’altra persona.
La palla rimbalza e rimbalza, e non tocca mai terra.

Ho un debole per quelle ragazze che possono darmi qualcosa di nuovo, qualcosa di interessante o di curioso di cui ignoravo anche solo l’esistenza, o semplicemente un punto di vista che non avevo mai considerato, purché segua una logica ovviamente.

Ed è così che tutte le volte mi sento stregato ma non fulminato.

Sto proprio aspettando quel momento in cui sentirò il colpo di fulmine contemporaneamente al “colpo della strega”.
Sarà interessante vedere se colto da cotanta emozione ne uscirò vivo, al momento mi viene da pensare che a quel punto potrei anche morire… di felicità.

mercoledì

E invece no.

E invece no, non era per niente facile!
Mi blocco. Retrocedo. Troppa bellezza, per me.
Divento un uomo di media classifica, e minuto dopo minuto comincio a perdere le partite una dopo l’altra fino allo scontro salvezza.
Allo scontro salvezza, do forfait e retrocedo in serie B a tavolino.

E’ questo quello che mi capita con le ragazze da 20 mila volt, quelle che provocano la scarica fulminante a prima vista.

Esteriormente, per carità, non si nota nulla. Gestisco la situazione, metto in mostra quanto più brillantezza possibile. E’ interiormente che perdo.

Le finali nel calcio non le vincono necessariamente i più forti, ma sicuramente le vincono quelli che, fino al midollo, vogliono vincerle.

domenica

Sì facile!

No dai, diciamolo, sono io che non sono riuscito a crearmi l’occasione.

In fondo era facile: bastava che le chiedessi un passaggio a casa mia con la sua macchina, quando ci ha salutato per andare via.
Ero giusto a piedi. Non dovevo neanche invertarmi di essere a piedi, lasciare la macchina a chilometri da casa mia e poi doverla recuperare domenica mattina.

Sotto casa l’avrei salutata, le avrei detto quanto bene mi fossi sentito quella sera con i miei amici, le avrei chiesto come si fosse sentita lei, infine le avrei lasciato un sorriso e il mio numero di cellulare.
In fondo era facile! Sì facile!

venerdì

Metti un sabato sera a cena

Eravamo allo stesso tavolo sabato. Amici in comune. Così ho conosciuto Carla.
Mangiavo e la guardavo furtivamente. Il mascara agli occhi le sta una favola.
Parlavo con gli amici che mi stavano accanto e guardavo ancora furtivamente lei. Un maglioncino viola, una collana di pietre e le mani curatissime. Bellissime.

Qualche battuta, uno scambio di parole, niente più. Sempre molto lontana da me.
Non ho proprio avuto occasioni.

martedì

Ho ottenuto ciò che volevo

Un lavoro, anzi no, il mio lavoro: tutto quello per cui ho faticato anni sui libri.
Eccomi qui, adesso, sulla mia scrivania con la prima busta paga in mano. Una soddisfazione unica e paragonabile a quella provata il giorno della laurea.

Ho ottenuto ciò che volevo.

Tengo tra le mani, in questa busta paga, in nero su bianco, la mia indipendenza economica.
L’ho immaginato per anni quel giorno in cui avrei potuto decidere della mia vita, dei miei acquisti, dei miei viaggi.
Quel giorno è oggi.

lunedì

La favola di un uomo diviso tra amore e musica

Questo è il mio film preferito.

Un brivido. Solo questo, non vi racconto altro se non lo avete visto.
Un brivido ogni volta che lo guardo, che lo ascolto, che lo leggo e che cerco di farlo mio.

domenica

Un pò di me

Questo sono io.
Sono io sulla mia bici.
La domenica ne approfitto per due pedalate.
Ci sono tanti modi per godere del tempo libero della domenica. Questo è uno dei tanti.

Il resto dei giorni lo passo in ufficio.
Sono un impiegato.
Sulla carta un Metalmeccanico, ma non indosso un elmetto giallo; passo la mia esistenza, seduto, faccia a faccia con un computer.
Il mio lavoro è risolvere problemi. Per 8 ore e qualcosina in più.

Esco di casa quando le lancette segnano le 8, rientro e le trovo allo stesso posto.
Sembra che il tempo non sia mai passato lì dentro.
Penso spesso che mi piacerebbe trovarci una donna ad aspettarmi.
Magari con un bicchiere in mano e un altro, pieno, pronto per un drink insieme.
A volte, perché no, vestita solo del bicchiere.

Inizio a vivere tra le 20.00 e le 20.30.
Una doccia, un album di canzoni rilassanti, la posta del giorno, il trillo del microonde che ha in serbo un preparato chimico pronto in 5 minuti, e poi qualche pagina di libro prima di andare a dormire.
A volte guardo un film.