mercoledì

Talento, e vai dove vuoi!

Ho letto i pensieri di una ragazza stasera.
Non so come si chiama, non è importante. Io “la chiamo” con il terzo segnalibro nel raccoglitore dei blog.

E’ una ventunenne.
Descriveva le proprie aspettative di vita e immaginava un futuro lavorativo.
Da promettente giornalista, ha trasmesso il concetto mediante due immagini: kili di patine da friggere al McDonald dopo gli studi, e la carta dell’attestato di laurea per pulirsi il culo.

In verità ha usato l’espressione “per altri usi più fisiologici”. La perifrasi mi ha fatto anche parecchio sorridere perché da precedenti letture avevo notato l’abuso del termine “culo”. Una simpatica “gratuità” che avevo preso come una personalissima “firma”.

Il suo pessimismo mi ha rimandato al mio.
Il mio pessimismo era la mia ombra quando passeggiavo per la facoltà, quando ero seduto durante la lezione, quando ritornavo a casa in bus.
Era uno specchio quando un collega mi raccontava di quell’altro collega che non aveva trovato lavoro e si era ridotto ad uno schiavo per due lire.

Il McDonald…
Si è vero, ne ho visti studenti al bancone del McDonald. E per questo mi verrebbe da rispondere : ”che ti piaccia o no, è il mercato bambina!”.
E invece no.
Sono convinto, oggi, di poter rispondere:
“Talento, ragazza mia! Talento, e vai dove vuoi!”

(Pessimismo a parte, delle altre verità di cui la ragazza del terzo segnalibro ha parlato, tratterò più in là.)

1 commento:

  1. "Culo" è una bella parola importante,meglio non abusarne troppo,onde evitare che si perda la forza espressiva del concetto..ogni tanto qualche perifrasi ci sta!
    Talento,giusto..nella mia scala di valori è bello in alto affiancato da: "avere una faccia da culo". (ops,è rispuntato "culo"..ma qui ci voleva!)
    p.s.: è una buona motivazione,la tua. Non fingiamo di vivere nel paese dei balocchi,il pessimismo c'è ed è reale,ma non siamo ancora stati del tutto espropriati del nostro futuro. Qualcosa ancora sta in mano a noi.

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