lunedì

Niente parole

Ogni tanto si deve pur fare il punto della situazione.
Allor dunque, dalla cronologia degli ultimi 4 mesi.

Valentina. Una che sa cosa vuole e che darebbe le mie stesse "spiegazioni" del tipo: no senti, sono single e sto bene così.
Alla prima uscita ci autoeliminamo a vicenda. Lei col suo snobbismo, io sul suo letto.
Niente magia. (neanche prestigibilità)

Chiara. Una che non sa cosa vuole, finché in un attacco di... "fame"... non vai diretto al collo come Dracula e allora sembra sapere cosa vuole: ti allontana dicendoti che prima si finisce di guardare il dvd e dopo si fanno le cosine. Chi non apprezza il fuori-programma piccante, non capirà mai che volendo le cosine si possono fare prima, durante e dopo. Con buono placito del tasto "rewind".
Niente spiegazioni. (forward)

Elisa. 26 anni. Ma solo all'anagrafe.
Palatina del "no sesso senza amore".
Bene, non ci provo nemmeno. Me ne sto sulle mie. Ognuno sulle sue e tutti contenti.
Ma lei non è contenta, non è paga. A capo di una personale crociata e investita della missione di evangelizzare questo mondo sporco e deviato, cerca di convincermi che non può esistere un contatto fisico senza un sentimento d'amore. Di convincermi non ci va neanche vicino, però l'impressione, di una che crede in ciò che dice, arriva persino a darmela. Poi un giorno mi arriva un mms. E' lei... come mamma l'ha fatta.
Niente crociate. (Le crociate furuno una farsa, lo sanno anche i muri del liceo)

Lorena. Una che le chiedi che ore sono e ti ritrovi ad ascoltare 30 minuti di monologo auto-celebrativo.
<<Eh sì eh... perché mi sono laurata un anno in anticipo, ero la prima del mio corso, poi ho lavorato tre anni in una multinazionale a Londra prima di rientrare in Italia, parlo fluentemente 4 lingue, beh 6.. se consideriamo latino e greco antico (ride). A 6 anni suonavo il pianoforte. Se avessi continuato col nuoto, adesso farei la nuotatrice professionista. Mamma voleva che diventassi la nuova Novella Calligaris. Mi girano intorno 3 ragazzi. Tu non mi hai ancora invitato a cena e neanche un aperitivo>>.
Neanche un bicchiere d'acqua al bar.

Poi una sera siamo tutti a casa di Anna e Anna fa le presentazioni:
- Lei è mia cugina Marzia, lavora a Torino è venuta finalmente a trovarmi
- Piacere mio Marzia! - "Encantado" lampeggia sulla mia fronte.
Sento quella sensazione che non sento da quando c'erano ancora le lire credo.
Passo in rassegna per un saluto tutto il resto degli amici e prendo posto strategicamente accanto a Marzia.
La conversazione fila liscia. Il suo modo di parlare è morbido. Il suo atteggiamento è composto. La sua semplicità è eleganza.
Mi trasmette relax. Lei parla e io guardo come veste. Mi piace. Il seno è prosperoso... oddio se ne sarà accorta?! meglio sorridere.
Mi sento come avevamo 15 anni che con quella con cui ti ci volevi fidanzare non pensavi proprio, lì sulle prime, ad andarci a letto. Avresti vissuto di un mano nella mano e baciato il guanciale pensando fosse lei.
Formulo a mente la mia prossima frase "Senti... domani mattina, se ti va, ti accompagno per un giro turistico in centro, che te ne pare?"
- "Che programmi hai domani, Marzia?" - timidamente mi apro il terreno.
- "Domani riparto. Ho lasciato solo a casa il mio ragazzo da lunedì, lo raggiugo almeno per il weekend".
Niente parole. (niente parole, almeno per tutto il weekend)

4 commenti:

  1. e che sfiga però... quella giusta era impegnata?? sembra lo specchio della mia vita ;)

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  2. I bilanci servono solo quelli del commercialista. Purtroppo. Tu non ne fare che altrimenti ti piglia lo sconforto...ha ragione Blackswan....questa è sfiga.

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