venerdì

Le sorrido

Tornare a casa dei genitori, anche solo qualche giorno, vuol dire tornare indietro nel tempo di qualche anno. Anche più di 10 anni, alle volte.

E faccio un sorriso allora, se mi sveglio tardi la mattina e mia madre mi ricorda che mi ha sentito sveglio, al computer, fino alle 2 di notte.
Me lo dice con quello stesso tono d’ammonizione con cui me lo diceva tanti anni fa, quando il letto da cui mi sono alzato oggi era il mio letto e uscivo di corsa per prendere l'autobus, per andare a scuola.
- "Ciao Mamma, vado a scuolaaa!"
- "Copriti beneeee, fa freddoooo!"

Mi ha fatto il caffellatte. E' già pronto, caldo, sulla tavola.
Le sorrido. Non capisce perché, mia mamma, che si riprende il suo ruolo di mamma. Perché essere mamma non cambia nel tempo. Neanche dopo dieci anni, o venti o persino trenta.

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