giovedì

Tutto il buono che vorrei restasse accanto a me

La partenza di Giulio ha riaperto un vuoto che non avvertivo da anni.
Così, d’improvviso.
Sarà il tempo, saranno anche questi giorni bui e freddi, sarà non lo so…
Ho pianto.

Il giorno dopo i saluti ho avuto voglia di uscire e fare due passi in solitaria. Camminando mi sono venuti in mente tutti gli episodi passati insieme.
Le cene fatte in casa di sabato quando fuori faceva troppo freddo, i caffè delle domeniche pomeriggio, i concerti estivi. La sua festa di laurea, la mia festa di laurea. I drink che ci offrivamo reciprocamente quando abbiamo cominciato ad avere uno stipendio.
Eravamo studenti e ci ritroviamo uomini.
Con più barba e meno capelli. Le scarpe nuove, ma con più strada sotto ai piedi.

E’ stato straziante rivedere il film di questi anni attraverso la sua partenza.
Il tempo che passa,
si porta via tutto il buono che vorrei restasse accanto a me. Per sempre.
Il tempo che fa il suo,
se ne sbatte del mio bisogno di avere sotto controllo tutto. E tutti.

Sono ritornato a casa e ho pianto ancora, come non mi capitava da tempo.
In bilico tra l’accettazione del fatto e la paura di ritrovarmi solo, di nuovo, in un posto che forse non è stato mai il mio.

Bisogna che faccia qualcosa” - mi ha detto qualche istante prima che ci salutassimo – “Ho paura e sento l’eco qui dentro “ - indicandosi – “ma mi dico che andrà meglio, via via andrà meglio. Ciao amico mio, ciao!”.
Ci siamo abbracciati.

Mi ha salutato con quell’ottimismo che in questo momento ho perso.
Lo rivedrò, capiterà sicuramente occasione. Ma so che niente sarà più come prima, almeno per un po’.

A presto Giulio, farò del mio meglio, farai lo stesso tu.
See you soon.




2 commenti:

  1. Forse è colpa dell'inverno che ci lascia questo vuoto dentro, perchè io non ho salutato Giulio ma mi sento più o meno così.

    Non è consolante, è falso il mal comune mezzo gaudio.
    Dicono che bisogna saper guardare l'aspetto positivo di ogni situazione, tu potresti notare che nella tua vita c'è un grande amico, che sai ancora piangere, il resto trovalo tu.

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  2. Sai ho "perso" un'amica a causa di un trasferimento.. Dopo il primo smarrimento ho quasi sentito un senso di liberazione, come una solitudine libera, un'altro capitolo cominciava, con altri visi, altri dolori altre gioie

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