Mi sono svegliato,
assonnato mi sono trascinato in cucina e ho fatto colazione.
Dopo qualche sorso, il mondo ha cominciato a riprendere forma.
Il sole già alto di questo sabato mi ha dato una mano a rinvenire. Ho ringraziato sommessamente, perché di tutto il grigiore inatteso di maggio, il mio umore cominciava a risentirne.
Con in mano la tazza, ho sfogliato il depliant che ho ritirato in agenzia immobiliare venerdì.
Non so se per l'effetto del caffé o per il prezzo di quegli eufemismi chiamate "case in vendita", ché sono dovuto correre in bagno.
E in questo bagno - chiamiamolo pure "cesso" - facendo due conti, ci rimarrò ancora un bel po'.
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